TESTUDO HORSFIELDII
TESTUDO HORSFIELDII
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Questa tartaruga è originaria dell’est Europa, in un’area che va dalla zona sud orientale del Mar Caspio alla Cina occidentale.
Il loro habitat naturale è costituito da zone aride e rocciose, vicino a corsi d’acqua dove la vegetazione è più rigogliosa.
Esistono varie sosttospecie (horsfieldii, baluchiorum, kazakhstanica, kuznetzovi, terbishi, rustamovi) a seconda dell’area geografica occupata, che vivono in ambienti diversi, dalla steppa sabbiosa alle aree montagnose (fino a 2500mt).
Per sfuggire alle temperature esterne che di notte scendono anche di decine di gradi, queste tartarughe hanno l’abitudine di scavare gallerie (lunghe anche un paio di metri) o di occupare le tane abbandonate da altri animali. Le sottospecie che occupano le aree più a nord hanno un letargo di diversi mesi all’anno, quelle più meridionali al contrario possono subire l’estivazione (inattività estiva a causa dei climi troppo caldi).
Questa specie è di piccole dimensioni, circa 15cm nei maschi e fino a 20 cm per le femmine, il loro carapace è tondeggiante e schiacciato dorsoventralmente, con un solo scuto sopracaudale.
La colorazione di fondo è giallo ocra o marrone chiaro, con macchie nere o marrone scuro al centro di ogni scuto, a seconda della sottospecie; il piastrone è bruno o nero.
La coda è dotata di astuccio corneo, e ai lati presenta dei tubercoli che sono di dimensioni maggiori nei maschi; ha quattro dita per ogni arto, con unghie forti adatte allo scavo.
I maschi sono più piccoli, la loro coda è di solito più lunga ed il piastrone è concavo; gli scuti anali presentano un angolo più aperto, e lo scuto sopracaudale è più chiuso a proteggere la coda.
Le femmine sono più grandi, con apertura cloacale più vicina al piastrone, gli scuti anali hanno un angolo più acuto e lo scuto sopracaudale è più sollevato in modo da permettere il passaggio delle uova.
***ATTENZIONE!!!
La Testudo horsfieldii è inserita nell'Appendice II della CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora).
Questo la rende una specie comunemente venduta nei negozi, ma la sua detenzione e il possesso sono soggetti a specifiche normative, tra cui la necessità di denuncia al Corpo Forestale dello Stato-Servizio CITES e l'applicazione del microchip per gli esemplari acquistati dopo il 1995.
Legislazione e CITES
- Appendice II CITES: La specie rientra nell'Appendice II della CITES e nell'Allegato B del Regolamento CE 2724/2000, il che ne regola il commercio.
- Normativa in Italia: In Italia, la sorveglianza e la gestione delle normative CITES sono affidate al Corpo Forestale dello Stato.
- Obbligo di denuncia: È obbligatorio denunciare il possesso di tartarughe di terra, comprese le T. horsfieldii, al Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato.
- Microchip: Dal 1995, è obbligatorio dotare gli esemplari di microchip per essere regolarmente detenuti. L'assenza del microchip e della certificazione CITES può comportare sequestro e sanzioni penali.
Commercio e possesso
- Commercio regolamentato: Poiché la specie non è nell'Appendice I della CITES, è meno restrittiva rispetto alle tartarughe autoctone come la Testudo hermanni.
- Certificato CITES: La vendita richiede un certificato CITES, che viene richiesto compilando l'apposito modulo (SCT3) al Servizio CITES.
- Costi: Il costo per richiedere il certificato CITES e per l'installazione del microchip sono delle spese che i proprietari devono sostenere.
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